Quattro chiacchiere con Carlotta Baldo, centrocampista del Cittadella Women, titolare nell’ultima gara di campionato il recupero contro il Pontedera.
Cosa ne pensi di queste ultime gare? Si pensava forse di fare qualche punto in più ma avete capito che non è facile giocare 3 volte in 8 giorni vero?
Sicuramente si poteva e si doveva fare qualcosa in più. In queste ultime partite non siamo riuscite ad esprimere il nostro miglior gioco e di conseguenza sono venuti meno anche i risultati. Giocare diverse partite in pochi giorni è dispendioso sia da un punto di vista fisico sia psicologico, ma questo non deve essere un alibi. Ogni partita deve essere affrontata, con testa e gambe, come se fosse una finale.
In settimana, confrontandoci, abbiamo capito assieme quali sono stati gli errori più importanti che abbiamo commesso e, soprattutto, abbiamo messo a fuoco gli aspetti da migliorare. Io credo che ogni partita, ci permetta di acquisire degli insegnamenti che saranno poi fondamentali nel percorso di crescita della nostra squadra e al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Tu che hai anche militato nella massima serie da giovanissima a Verona quali sono quest’anno secondo te le squadre che possono ambire alla serie A?
Io penso che Lazio e Como siano le squadre più “attrezzate” per fare il grande salto nella massima serie. Ad inizio campionato pensavo che anche il Chievo potesse essere una pretendente alla salita in serie A. È una squadra che ha avuto qualche inceppo in questa prima fase di campionato, ma ha tutte le carte in regola per svolgere un ottimo girone di ritorno. Dopodiché, bisogna anche dire che il campionato di quest’anno è molto equilibrato. Ogni partita è incerta fino al 90º, quindi credo che ogni squadra possa avere le sue chance per arrivare nei primi posti della classifica.
Abbiamo visto una tua ottima prestazione contro il Pontedera, personalmente cosa vorresti dal 2021?
La mia peculiarità è aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo. Sicuramente darò sempre il 100% ad ogni allenamento e cercherò di farmi trovare pronta ad ogni partita. Ho voglia di raggiungere grandi traguardi con questa squadra.
Sei un motorino a centrocampo… merito anche delle camminate che fai sulle tue montagne?
Premetto dicendo che a me far fatica piace, mi dà soddisfazione. Sin da piccola i miei genitori mi hanno spronata a chiedere sempre più da me stessa, a non accontentami alzando sempre, di qualche centimetro, l’asticella. In campo cerco sempre di dare tutto quello che le gambe, i polmoni e il cuore mi consentono di dare. Poi c’è la parte della testa. Quella componente lì, devo essere sincera, la montagna mi ha aiutato molto a svilupparla. Ti spinge a raggiungere una meta nonostante la fatica ti induca a fermarti. La montagna ti insegna ad andare oltre le difficoltà che puoi incontrare nel percorso. La montagna ti fa capire cosa significa “resilienza”. Io dico sempre che la montagna non è uno sport, ma uno stile di vita. Quindi mi sento di dire che sicuramente viverla mi aiuta a dare quel qualcosa in più anche in campo.
Credit Photo: Cittadella Women