Concluso il girone d’andata con non poche emozioni, andiamo a vedere la Top 11 di questa dodicesima giornata. Una sola riconfermata rispetto alla scorsa formazione grazie ad una giornata sorprendente ed esaltante.
Modulo: 3-4-3
Portiere
Maria Korenciova: Caposaldo della formazione rossonera, si conferma ancora una volta al top della sua forma. Giocare al Santa Lucia non è mai facile, ma la slovacca ha saputo arginare bene le offensive neroverdi. Nel finale si renderà protagonista di un vero e proprio miracolo che salverà la vittoria del Milan.
Difensori
Elisa Bartoli: Una trascinatrice imprescindibile per la Roma. Dove non arriva con le sue eccelse doti tecniche, raggiunge un livello elevatissimo grazie alla sua fame e cattiveria. Ama la maglia giallorossa come poche persone al mondo e si vede. In campo lotta come un gladiatore e fa portare a casa tre punti fondamentali.
Laura Agard: Un difensore di poche parole fuori ma che martella nel terreno di gioco. È una veterana del nostro campionato dove si è stabilizzata a standard quasi irraggiungibili. Contro l’attrezzato attacco del Florentia, riesce a ben figurare e a limitare i pericoli.
Alice Tortelli: Partita dopo partita si è presa la Fiorentina in mano nonostante un passato recente poco piacevole. È riuscita ad emergere fornendo solidità e compattezza a tutta la retroguardia viola affermandosi come uno dei migliori talenti azzurri. Nonostante le due reti subite, la classe 98 è riuscita ad ereggere il muro gigliato.
Centrocampiste:
Manuela Giugliano: Il suo goal mancava da poco più di un anno; ora che si è sbloccata sarà difficile fermarla. L’ex Milan è riuscita a sfruttare una situazione di stallo in campo facendo partire un destro finito a due centimetri dal palo. Il resto della partita ha costituito un manifesto della miglior Giuliano con doti da regista alla Spielberg. Grande il lavoro anche in fase di contenimento.
Sophie Junge Pedersen: A mani basse, uno dei migliori acquisti della storia delle Juventus. Quando non c’è si sente, e quando ritorna in campo ancora di più. Anche nell’ultima giornata un assist ed un goal sono stati messi a referto. Una giocatrice spaziale che merita molto di più di quanto ha raccolto finora.
Andressa Alves: Le voci la danno con le valigie in mano, nonostante ciò la brasiliana continua a segnare. Due goal consecutivi e Roma rilanciata in classifica: il suo apporto sembra difficile da sostituire. Come tutta la formazione giallorossa, dopo la Supercoppa è rinata ritornando quella giocatrice spettacolare che il mondo aveva potuto apprezzare.
Benedetta Glionna: La fascia è il suo territorio e l’area di rigore il suo terreno di caccia; Glionna ha trovato il suo ambiente ideale. Empoli sta valorizzando a dovere la napoletana che sta esprimendo tutto il suo potenziale. I goal in stagione sono già 5 e sembrano destinati ad aumentare.
Attaccanti
Barbara Bonansea: Impossibile non inserirla. Sta attraversando un periodo di forma fenomenale partito con la vittoria della Supercoppa Italiana. La maggior parte delle manovre offensive bianconere passano per i suoi piedi dove vengono trasformate in cioccolatini da scartare. Segna ancora una volta e con lei in squadra l’obiettivo scudetto è sempre più vicino.
Valentina Giacinti: Da una sfidante per il campionato all’altra. Se la Juve ha Bonansea, il Milan ha capitan Giacinti. L’attaccante di Trescore è la trascinatrice delle rossonere che a suon di goal restano attaccate alla capolista. La doppietta in trasferta fa sbolognare una pratica ostica come quella del Florentia.
Gloria Marinelli: 26 secondi sono bastati a Gloria Marinelli per mettere la sua impronta sul match contro la Fiorentina. Con il goal più veloce di questa stagione, ha confermato la sua indole da leader sottoporta. L’assist fornito a Tarenzi darà alle nerazzurre l’illusione del pareggio che non arriverà ma resterà comunque la buona prestazione.
Allenatore
Elisabetta Bavagnoli: Se la maschile sta attraversando un momento di caos assoluto, non si può dire lo stesso per la femminile. La squadra in rosa prima della Supercoppa era irriconoscibile, tanto che stava declassando nelle gerarchie. L’allenatrice ha saputo sfruttare nel migliore dei modi il torneo dalla quale le sue ragazze sono uscite a testa alta. La spinta data dalla competizione e dall’ex Torres ha dato i suoi frutti.