“Purtroppo il virus mi ha trovato. Sono uno dei contagiati comunicati dalla società”. Il tecnico Antonio Cincotta svela la sua positività al Covid nel corso della conferenza stampa pre-semifinale di Supercoppa Italiana. “mi spiace tanto domani non poterci essere ma ho fiducia nel mio staff. In panchina andrà il mio vice Nicola Melani con cui mi sono confrontato spesso in questi giorni. Sarò a Chiavari con la mente e con il cuore per supportare le mie ragazze”, sottolinea l’allenatore collegato in videoconferenza:
Come arriva la squadra a questo impegno e sul nuovo format del torneo?
E’ una formula inedita. In passato è sempre stata una gara secca in campo neutro. Approvo questa final four visto che l’anno scorso sul campo non si è concluso nulla. La squadra arriva con un grande entusiasmo a seguito del colpo di Praga. Cerchiamo di portare avanti quanto di buono fatto in Repubblica Ceca. Ripartiamo dalla prestazione dell’Eden Arena.
Sull’impresa di Praga
E’ stato un momento di gioia. Il campionato è stato zoppicante quest’anno. Le ragazze porteranno in campo quanto fatto di buono in Europa. Bisogna andare avanti comportandoci come sappiamo.
Su un eventuale favorita
Non ne vedo una. La Juventus è sicuramente la squadra da battere ma si prospettano due semifinali interessanti.
La vittoria di Praga può essere uno stimolo?
I numeri parlano chiaro: siamo alla terza qualificazione agli ottavi di finale su quattro Champions disputate. Raggiungerli non è mai banale. Le ragazze che alleno, e che ho allenato in passato, hanno sempre dimostrato il loro valore. Poi rimaniamo umili, sappiamo che il livello del campionato si sta alzando. C’è comunque una forte ambizione nel raggiungere risultati migliori.
Sul potenziale della squadra
Si può fare meglio; è mancata la continuità. Abbiamo incanalato momenti di calcio brillante uniti ad attimi di black-out. La ricerca delle continuità è un elemento difficile da raggiungere quando cambiano molti elementi all’interno di un gruppo. Per ottenerla serve riuscire ad andare oltre le difficoltà, e farlo insieme. Serviva un po’ di esperienza che ora penso siamo riusciti ad ottenere.
Sul tipo di gara col Milan
Sarà una gara equilibrata. Al Bozzi loro hanno vinto con una palla inattiva. Ne ho parlato molto con le ragazze, siamo consapevoli della forza del Milan. Queste partite le vince chi sbaglia di meno, perciò ho insistito sulla cura dei dettagli che potrebbero fare la differenza. Ci aspetta una grande partita. Al Milan toglierei Laura Fusetti. Ma in generale è una squadra temibile.
Sulla bolla e sul condizionamento a causa del virus
E’ ovvio che ci troviamo in una situazione particolare. Diversi anni fa ho ascoltato una bella intervista di Alex Zanardi che parlava di una parte di lui che se n’era andata ed un’altra che era rimasta. Affrontiamo la sfida con chi c’è; la rosa ha dei numeri importanti ed è stata costruita proprio in vista di eventuali emergenze. Le ragazze che scenderanno in campo daranno il meglio anche per chi non potrà giocare. Purtroppo le calciatrici fuori sono tante e mi spiace per loro perché meritavano questo palcoscenico. Il Covid ci ha colpito forte in termini di numeri.
Sulla nuova formula della Supercoppa
Una gara secca forse sarebbe stata meglio ammortizzata. Nell’eventualità di una finale affrontiamo due match senza molte atlete. Il format attirerà sicuramente più pubblico e consentirà di giocare due partite con tanta grinta e voglia di arrivare in finale.
Su come ha caricato la squadra
Siamo a 180 minuti dal trofeo. Le motivazioni devono nascere da sole. Siamo stati grandi in Champions e le ragazze daranno tutto per la maglia, per i tifosi e per le compagne contagiate e squalificate. La natura ci ha separato. Oltre alle calciatrici positive c’è Adami squalificata e Mascarello ha subito un grave infortunio.
Sensazioni sulla gara di campionato persa col Milan
L’abbiamo rivista tante volte. Due occasioni per parte e tanto possesso palla. C’è equilibrio tra le due formazioni. Sappiamo che la gara sarà tiratissima ma vogliamo la Coppa per Firenze e per i tifosi.
Supplementari e rigori sono imprevedibili ma può essere un vantaggio?
Siamo pronti per tutte le evenienze. Lo eravamo anche a Praga qualora fosse arrivato il pari per 2-2. I rigori sono un fattore psicologico, non si possono simulare in allenamento. Sono emozioni totalmente diverse. Li abbiamo comunque messi in preventivo, vedremo se dovremo utilizzarli o meno.
Emozioni alla vigilia della finale di Supercoppa vinta in passato contro la Juventus
Senza Coronavirus era tutto più facile. Non avrei mai pensato di ritrovarmi a giocare diversi anni dopo una competizione con delle calciatrici chiuse in casa per contagio. Mi manca la possibilità di tornare ad una vita normale. Poi per Firenze battere la Juve è stata un’emozione fantastica. Dobbiamo scrivere pagine di emozioni nuove. Non ci accontentiamo; fu bellissimo ma vogliamo continuare le nostre avventure. Domani sarà molto più difficile di allora ma faremo il massimo per tutti. Giocheremo una partita di passione che spero faccia emergere motivazioni intrinseche.