Impiegata solitamente nel ruolo di mediano, è stata reinventata da questa stagione nell’insolito ruolo di trequartista esaltando maggiormente le sue migliori prerogative: visione di gioco e tiro dalla distanza.
Cresciuta nell’Inter ha percorso tutta la trafila del settore giovanile, vincendo con la società nerazzurra il campionato Primavera nella stagione 2018/2019.
Alla scoperta di Beatrice Carlucci, classe 2002, volto nuovo ed interessante del campionato di serie C, autrice di due reti in stagione, in prestito dalla società milanese alla matricola terribile Pro Sesto, attuale capolista del girone A del campionato di terza categoria.
Ciao Beatrice, per iniziare una breve descrizione del tuo ruolo
“Ho sempre giocato nel ruolo di mediano davanti alla difesa mentre da quest’anno alla Pro Sesto sono impiegata come trequartista, da ormai inizio stagione; in questo nuovo ruolo mi trovo molto bene perché posso mettere ancora di più in mostra le mie caratteristiche; penso di essere una giocatrice più di qualità che di quantità, considerando inoltre che le mie due caratteristiche principali sono la visione di gioco e il tiro da fuori”.
Le tue esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone nella squadra del mio paese, il città di Cologno, quando ero molto piccola; a seguire sono andata al Cimiano (scuola calcio Milan) giocando sempre con i maschietti; sono passata all’Inter quando avevo solo 10 anni e ci sono rimasta fino all’anno scorso prima di accedere in prestito alla Pro Sesto”.
Le persone più importanti che ti hanno sostenuto nel percorso
“Sicuramente in primis i miei genitori che hanno sempre sostenuto tanti sacrifici, ma se devo parlare di una persona in particolare della mia “carriera” nominerei l’allenatore dell’Inter Alessandro Ruocco, figura chiave che ha sempre creduto nelle mie capacità, capace di tirare fuori il meglio di me”.
I ricordi più belli della tua carriera
“I momenti più piacevoli sono legati alla vittoria nel campionato Primavera con mister Ruocco nella stagione 2018/2019 e la soddisfazione di una rete su punizione realizzata contro la Roma nel torneo di Viareggio”.
I motivi del tuo passaggio alla Pro Sesto
“Raggiunta la maggiore età, ho ritenuto opportuno provare a fare una nuova esperienza, confrontandomi in un campionato più competitivo; subito dopo aver avuto un colloquio con il dirigente Alessandro Cartago, non ho avuto alcun dubbio sulla scelta da fare, entusiasta e motivata dalla bontà del progetto e dai programmi ambiziosi che mi sono stati illustrati dalla società”.
Primo posto nel girone
“Non mi sarei aspettata una partenza così pimpante ma i risultati finora raggiunti ci danno consapevolezza del valore della squadra; abbiamo vinto tre gare su altrettante giocate, la prima per 3-2 contro l’Independiente, dopo che eravamo in vantaggio per 3-0 con assoluto controllo della gara, subendo due reti nel finale su calcio di rigore per un calo di concentrazione; nel secondo match abbiamo superato le Azalee per 1-0 in una sfida molto combattuta; nella terza siamo riusciti ad imporci contro una diretta rivale per la promozione come il Torino Women per 2-1, riuscendo a colpire le avversarie nel momento in cui avevano abbassato la soglia di attenzione, coronando la prestazione con una personale doppietta”.
I punti di forza della squadra
“La squadra è un giusto mix di gioventù ed esperienza guidata dal capitano Valentina Seveso, importante punto di riferimento per tutto il gruppo, specie le più giovani”.
La ripartenza del torneo
“Non abbiamo mai smesso di allenarci, seppur a distanza abbiamo continuato la preparazione e ci sentiamo pronte per ricominciare a scendere in campo, ripartendo dalla sfida con il Campomorone Lady”.
Prospettive per il futuro
“Giocare in prima squadra in serie C è allo stesso tempo per me un importante punto di arrivo dopo la trafila nel settore giovanile dell’Inter ma allo stesso tempo un punto di partenza per poi ambire un giorno ad arrivare in serie A, magari proprio con la maglia della Pro Sesto”.
Credit Photo: calcioinrosa.it