Il calcio è sempre stato il motore dell’America Latina, il motivo per uscire dalla povertà grazie a quel pallone. Non solo i maschi crescono correndo dietro a quella sfera magica, ma sempre più ragazze stanno intraprendendo questa strada. La CONMEBOL, massimo organo calcistico sudamericano, si sta accorgendo di ciò e sta iniziando ad aiutarle. Per la prima volta nella storia, la confederazione ha istituito un congresso dedicato interamente al calcio femminile. Il simposio sta dando indicazioni decise verso le sorti di molte competizioni come la Copa America Femenina.
Alejandro Dominguez, presidente della CONMEBOL, ha annunciato che la massima competizione tra nazionali latino americane si svolgerà ogni due anni. Il precedente format prevedeva la disputa del torneo solamente ogni quattro anni come per la maschile. Un’inversione di rotta che a detta del vicepresidente della FIFA “è un modo per motivare le sportive e per iniziare a portare in alto il calcio femminile sudamericano”. La prima occasione in cui verrà attuata questa nuova formula sarà quella del 2022 con l’Uruguay all’esordio come Paese ospitante. La Copa America Femenina è essenziale anche in chiave Mondiale in quanto fornisce l’accesso diretto al torneo internazionale. Ben due sono i posti disponibili passando per il Sudamericano Femenino riservati alla vincitrice ed alla finalista per evitare di affrontare le ostiche qualificazioni. Dopo il debutto nella World Cup 2019 dell’Argentina, l’ex CSF si augura che la prossima sia un’edizione ancora più fortunata della precedente.
Il “Congreso Fútbol con F de Femenino” non si è limitato solo alla Copa America Femenina. Dominguez ancora una volta ha sorpreso la platea dichiarando di voler proporre alla FIFA l’introduzione del Mondiale per club di calcio femminile. Il paraguayano crede molto nella crescita dello sport e grazie alla sua posizione potrebbe portare una svolta sostanziale al movimento intercontinentale. Grazie anche all’aiuto dei suoi colleghi come Jorge Barrios, vuole far diventare il Sud America il fulcro del calcio in rosa. Il leader laureato all’università del Kansas prosegue rivolgendosi a tutti i presenti. “Dalle idee che ci proponete e da quello che andremo a proporre, sono certo che ne verranno fuori grandi cose. Non c’è niente di meglio che giocare in squadra, ecco perché lavoriamo oggi, pensando al futuro “. Parole lungimiranti che fanno ben sperare per l’avvenire del panorama latino.