Nel girone B di Serie C il Portogruaro è una di quelle squadre che venderà care la pelle per guadagnarsi la permanenza in terza serie. La società nata nel 2014, grazie al lavoro del presidente Giorgio Furlanis e del dirigente Sasha Gashi, è capitanata da Donatella Novellino e guidata in panchina da Alessandro Pedron. Nella rosa granata presente è, dal giorno della sua nascita, anche Giorgia Furlanis, punta classe 2000 di Portogruaro che abbiamo raggiunto per qualche battuta sulla realtà veneta.
Giorgia come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Fin da piccola il mio sport preferito è stato il calcio. Passavo le mie giornate dai nonni e loro avevano un campetto da calcio nel quale passavo i pomeriggi, giocando da sola. Pur avendo provato tanti altri sport la mia passione è rimasta quella del calcio, finché un compagno di classe alle elementari mi ha detto di andare a giocare con lui. Così dalla quarta elementare non ho mai smesso. Ho sempre giocato con i maschi facendomi rispettare, senza sentire l’esigenza di passare al femminile.
Poi a 14 anni, non potendo più continuare a giocare con i maschi, ho abbracciato la causa del Portogruaro femminile nata proprio in quel periodo”.
Sei legata a questo club dai suoi primi passi, chi sono stati i promotori della nascita di questa società?
“Inizialmente mio padre Giorgio, grazie alla sua grande passione per il calcio, insieme all’aiuto di Sasha Gashi hanno dato vita a questa società, che ormai va avanti dal 2014. Sasha, attuale direttore sportivo, aveva contattato mio padre proponendogli di creare una squadra femminile in zona. Mio padre aveva conoscenze nel Portogruaro maschile e ha contatto, cosi, il presidente dell’epoca, ovvero, Antonio Tarlà. Da quel momento in poi fu integrata una squadra femminile nell’organico della società.
Non è stato facile al tempo creare l’organico partendo da zero, ma il lavoro di Sasha e mio padre sin da subito ricevette molti consensi”.
Quale momento reputi il più esaltante in questi anni per il Portogruaro?
“La società nel corso di questi anni è cresciuta molto. Abbiamo iniziato a giocare nel campionato di Promozione e siamo arrivate in serie C, inoltre ad oggi oltre alla prima squadra abbiamo tesserate che militano nell’Under 12 e 19.
Il momento più bello raggiunto con questa squadra risale al maggio del 2018, quando abbiamo disputato i play-off off vinti con il Lido di Venezia. Ottenemmo la promozione in Serie C, che ci fu negata visto il cambio di regolamento tra le varie categorie”.
Nella passata stagione per voi la stagione in Eccellenza. Come è andata per te e per la squadra?
“La scorsa stagione stagione è andata bene, sino allo stop delle attività eravamo seconde a un punto dalla prima. La mia sensazione è che senza lo stop dei campionati la prima posizione era veramente alla nostra portata.
Fermarsi è stato brutto, si è lasciato a metà un percorso che sarebbe dovuto terminare a maggio. Siamo sempre rimaste in contatto, cercando di allenarci da casa per mantenere la forma fisica sperando in una ripresa che purtroppo non c’è stata”.
A fine estate poi il ripescaggio in Serie C. Come sono cambiati i vostri equilibri interni visto che stavate preparando un nuovo campionato d’Eccellenza?
“Il ripescaggio in Serie C è stato un fulmine a ciel sereno, è stata una notizia inaspettata e inizialmente c’è stato un minimo di spavento in quanto avevamo iniziato la preparazione da due settimane. Nella nostra rosa mancava ancora qualche ragazze e a distanza di qualche giorno avremmo dovuto disputare la prima partita di Coppa. Abbiamo stretto i denti e ci siamo impegnate al massimo durante gli allenamenti per cercare di recuperare la forma fisica e non è stato facile ma ce la siamo cavata bene”.
Come è stato riprendere gli allenamenti in estate dopo il lungo stop?
“Siamo ripartite dall’ossatura della rosa della passata stagione, quindi ci conoscevamo già tutte. Sono arrivate alcune ragazze nuove e soprattutto giovani, che avrebbero dovuto far parte del settore giovanile ma che invece sono rimaste a far parte del nostro organico.
È stato molto bello riprendere ad allenarsi, e allo stesso tempo faticoso ma la fatica veniva coperta appunto dalla felicità di poter riprendere a giocare.
Il gruppo diventa sempre più bello di anno in anno, siamo molto legate, affiatate e abbiamo grinta da vendere, grinta che portiamo sempre in campo uscendo a testa alta da ogni partita, non potrei desiderare un gruppo migliore, sono la mia seconda famiglia”.
Come sono andate le prime gare tra campionato e coppa?
“Abbiamo notato, premettendo che il nostro obiettivo è salvarci e rimanere in Serie C, che nonostante sia il primo anno in terza serie non abbiamo nulla da temere e possiamo disputare un bel campionato provando ad arrivare verso metà classifica. In Coppa Italia siamo riuscite ad ottenere due risultati successi su tre gare mentre in campionato abbiamo portato a casa solo un punto, con tanto rammarico perché indubbiamente meritavamo di più. Sono sicura che a rosa completa, in caso di ripartenza, porteremo a casa grandi soddisfazioni”.
Come state vivendo questo nuovo periodo di stop forzato?
“Purtroppo, dopo poche giornate, è giunto ancora uno stop e detto sinceramente me l’aspettavo vista la situazione sanitaria. Noi abbiamo ridotto gli allenamenti ma continuiamo a lavorare nel pieno rispetto delle regole, sperando di riprendere il prima possibile ovviamente in totale sicurezza”.
Come reputi il livello del campionato di Serie C? Il girone B che valori ha dato e quali potrà dare a tuo avviso?
“Siamo al primo anno in Serie C quindi non mi sbilancerei troppo con dei giudizi. Sicuramente ci sono squadre ben attrezzate che punteranno al salto in Serie B. Dal canto nostro fin ora abbiamo incontrato poche squadre e reputo la squadra all’altezza del girone. Cercheremo sicuramente di imparare dalle squadre più preparate per poi migliorarci”.
Quale reputi il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Il ricordo più bello è associato ai play-off del 2018, che abbiamo vinto, contro il Lido di Venezia. L’ultima emozione forte che ho provato, invece, è stata la vittoria per 1-0 contro il Vittorio Veneto, nella gara disputata quest’anno in Coppa Italia. Eravamo sfavorite ma siamo riuscite ad ottenere il successo con un gol negli ultimi minuti del secondo tempo. A prescindere per me ogni partita è importante, visto che mi provoca emozioni forti. Vale lo stesso per ogni gol segnato o ogni bella azione. Grazie al calcio, poi, ho potuto creare molte amicizie, che personalmente sono le più strette che mi tengo anche fuori dal rettangolo verde. Devo ringraziare molto il calcio, perché mi ha dato persone speciali che sono sicura faranno parte della mia vita anche in futuro”.
Credit Photo: Andrea Nicodemo