Nel campionato di Promozione veneto una squadra che si sta distinguendo è quella del Saronecaneva. Il club friulano capeggiato dal patron Stefano Carlet è guidato da Donato Luise e vede nella sua rosa da tre anni Sara Bottacin e Sonia Lucato. Abbiamo raggiunto per qualche battuta Sara, trequartista e capitano classe ’93 originaria di Ronchis, e Sonia, centrocampista classe 2000 di Sacile.
Ragazze come vi siete appassionate a questo sport?
Sara: “Ho iniziato a giocare a calcio perché in famiglia c’era questa grossa passione. La prima persona che mi ha detto di provarci è stata mia mamma, seguita da papà mio fratello. Ho iniziato da bambina all’età di 5anni con i maschietti del mio paese. A 14 anni ho fatto l’esordio in Serie B con il Rivignano, dove ho vinto in C la Coppa Regione. Dopo quella finale giocata a Tavagnacco il loro mister mi volle fortemente con loro. A Tavagnacco ho giocato 3 anni dove sono stata capitano della Primavera e fatto il mio esordio in Serie A. Nel 2013 sono passata a Chiasiellis dove giocavo sia con le giovanili nella prima squadra in Serie A, Dal Chiasiellis sono passata al Portogruaro per 4 anni, anche li 3 da capitano, prima di passare al Saronecaneva. Nella mia carriera ho anche la fortuna di aver partecipato a 3 Tornei delle Regioni, 2 anni con il Friuli e uno con il Veneto”.
Sonia: “Fin da piccolina guardavo le partite di calcio con mio padre, un giorno nel campo vicino a casa mia c’era proprio una partita di ragazzini della mia età e mio padre mi ci ha portata. Mi hanno chiesto se volessi giocare e da li è iniziato tutto, avevo 5 anni e non ho più smesso di giocare. Devo tutto a mio papà. Come prima esperienza ho giocato a 6 anni con una squadra maschile, il Cavolano. Poi la chiamata alla Graphistudio Pordenone, ai tempi in Serie C, dove ho giocato per 4 anni, con l’ultimo passato nella Primavera. In seguito il passaggio all’Uniongaia di Gaiarine, in Serie D per 2 anni. L’ultima esperienza è quella del Saronecaneva, dove ho ricevuto molte soddisfazioni come essere convocata dalla Rappresentativa del Veneto Under 23 per una partita contro il Venezia ed essere nominata vice capitano della squadra. Inoltre dall’anno scorso ho avuto anche la possibilità di iniziare ad allenare i primi calci”.
Sara ora sei il capitano di questa squadra cosa provi con quella fascia al braccio?
“Non è la prima volta che indosso la fascia al braccio. Ogni volta che la indosso mi provoca sempre grandi emozioni, senso di responsabilità ma soprattutto sono orgogliosa di portarla al braccio perché significa essere un punto di riferimento per le mie compagne di squadra”.
Sonia che ricordi hai degli ultimi campionati?
“Per quanto riguarda i scorsi due campionati devo dire che siamo state molto brave ad affrontare le difficoltà riscontrate. Il primo anno è stata una buona annata in generale, siamo riuscite a vincere il primo girone, passando nel girone con le migliori squadre del campionato. La secondo stagione invece è stata più tosta, ci siamo trovate in quel momento in un campionato che non era alla nostra portata dati alcuni problemi all’interno della squadra. Quando il gruppo non è coeso non c’è molto da poter costruire. Ma siamo state brave a non mollare. Siamo state caparbie e oggi i risultati si vedono”.
Sara come è stato tornare ad allenarvi dopo tanto tempo in estate?
“Tornare a preparare il borsone, prendere la macchina e andar al campo per allenarmi è stato fantastico. I primi allenamenti ci sono serviti per conoscere il nuovo mister e riprendere un po’ il ritmo degli allenamenti. Lavoriamo e ci divertiamo durante le sessioni perché abbiamo degli obiettivi che ci siamo prefissati e vogliamo raggiungerli”.
Sonia con quale spirito stavate affrontando questo campionato?
“Quest’anno invece abbiamo creato una squadra veramente affiatata. E i risultati si vedono essendo prime nel nostro campionato. Era un risultato che cercavamo da tanto. Dobbiamo ringraziare anche il mister che ci sta facendo crescere tantissimo. Peccato che il Covid ci abbia bloccato una seconda volta.. la prima volta ci siamo allenate a casa organizzando delle videochiamate, oppure la famosa challenge con i rotoli della carta igienica. Solo che una volta ripreso a fine luglio abbiamo davvero lavorato tantissimo per ritornare e superare i ritmi partita”.
Sara come state continuando ad allenarvi?
“Il nuovo stop ci ha un po’ tagliato le gambe, perché eravamo partite veramente bene con 2 vittorie in 2 partite con 10gol fatti. Nonostante non sia facile attraversare questo periodo ci continuiamo ad allenare da sole con il programma che il mister ci manda settimanalmente, per poter essere pronte alla ripresa sperando che avvenga il prima possibile”.
Sonia quali sono gli obiettivi in sintesi quali sono?
“Per noi questa stagione era importante per riscattarsi dalle due precedenti. Vogliamo fare una buona annata, l’obiettivo è vincere e per ora il punto è centrato. Siamo riuscite come ho già detto a creare un gruppo veramente unito, ci si aiuta l’una con l’altra. Tutte si sentono parte di questa squadra, anche le nuove arrivate”.
Sara come valuti la crescita del calcio femminile in Friuli?
“Qui in Friuli è il primo anno dopo tanto che non abbiamo una squadra nella massima serie ed è grazie al Veneto se possiamo prender parte ai campionati minori dove stiamo militando. Spero però che le squadre maschili qui in regione come Pordenone e Udinese appoggino sempre di più il nostro movimento calcistico e che lo facciano emergere come merita”.
Sonia come valuti il campionato di Eccellenza e Promozione venete?
“Il campionato di Eccellenza e Promozione in Veneto sono dei buoni campionati anche se tante volte sottovalutati. Sono due campionati in cui si possono trovare ragazze di tutte le età, con più o meno esperienza. Soprattutto il campionato di Eccellenza è un campionato tosto perché si trovano squadre retrocesse dalla Serie C ovviamente. Sono gironi in cui le trasferte sono piuttosto distanti, giochiamo per esempio a Padova e Verona. Quindi con determinati costi, ma ciò non ci intimorisce, siamo orgogliose di portare i nostri colori lontano”.
Quale reputate il momento più bello della vostra carriera?
Sara: “Di ricordi che porterò nel cuore ne ho parecchi.. Dal mio primo gol in assoluto con i maschietti, alla prima volta che ho indossato la fascia di capitano e naturalmente il mio esordio in Serie A contro il Torino. Se devo sceglierne uno in particolare direi il mio primo derby di Serie A che dell’Under 19.. Giocavo con il Chiasiellis contro il Tavagnacco, mia ex squadra di cui ero capitano.. Ricordo benissimo quel giorno, da quando son arrivata al campo. Al momento che ci siamo schierati a centrocampo e una ragazzina dei giovanissimi del Tavagnacco è corsa verso di me a consegnarmi la mia vecchia fascia. Un’emozione indescrivibile”.
Sonia: “Il ricordo più bello che ho è un gol fatto quando giocavo all’Uniongiaia. Era una partita di Coppa contro il Portogruaro femminile, e ricordo che quella domenica io avevo anche la comunione di una mia cuginetta. Quindi pranzai con tutti i parenti per questo giorno di festa e poi mio padre ed io lasciammo la cerimonia per andare alla partita. Ricordo che era anche l’ultima partita dell’anno e avevo deciso che se avessi segnato l’avrei dedicato a mio papà. All’ottantesimo minuto, una mia compagna mi passò la palla, e dalla trequarti di campo tirai nell’angolino della porta avversaria e segnai, così corsi da mio padre ad abbracciarlo. Sebbene avessimo perso la partita, quel gol per me rimarrà sempre il ricordo più bello”.