“Le urne della Champions League hanno sicuramente sorriso a metà alle italiane”, così esordisce Mattia Martini, ex manager di calciomercato di Brescia, Fiorentina ed Atletico Madrid tra le tante. Le notti di Women’s Champions League sono sempre state il suo forte e come non chiedere un parere sui sorteggi di UWCL per le italiane. “La Fiorentina può essere soddisfatta di aver pescato lo Slavia Praga. Contrariamente la Juventus vede un muro davanti a sé per aver sorteggiato il Lione”. Così commenta ai nostri microfoni dove vede un bicchiere mezzo pieno.
Analizzando la situazione toscana, il classe 95’ si è espresso così. “La formazione viola si vedrà contrapposta ad un undici ceco dove non si esaltano le individualità, ma dove si pongono al servizio della rosa tutte le singole attitudini e caratteristiche di ogni calciatrice. Sicuramente lo Slavia si presenterà all’impegno europeo compatto e fortemente difensivista, aspettando e giocando sull’errore gigliato. Inutile dire che questa Fiorentina, per l’alto tasso tecnico e per il numero di top player, non deve che vincere contro un avversario che è paragonabile ad una media squadra di Serie A”. Un pensiero facilmente condivisibile dai tifosi della squadra di Cincotta. Vista la panoramica in patria, vorranno rimettersi in carreggiata con la Women’s Champions League.
Visione opposta per la Vecchia Signora che si vede contrapposta una macchina da guerra. Nonostante la grande campagna di consapevolizzazione europea fatta dalla governance, l’impresa appare ardua. “La Juventus è stata sfortunata. È stata strutturata e plasmata nel mercato estivo per gareggiare su standard europei importanti, con grandi meriti della dirigenza bianconera. Però tra il competere con top club ed il sorteggiare forse la migliore squadra del mondo, la differenza è abissale. Aspetteremo un club campione di Italia capace di mostrare tutta la propria abilità nell’affrontare a testa alta questa uscita e nell’esprimersi positivamente e con diligenza tattica come ci ha abituato in queste stagioni il tecnico Rita Guarino”.