Mauro Silva, campione Mondiale del 1994, vicepresidente della FPF, Federazione Paulista di calcio (dello Stato di San Paolo), ha parlato al Leadership Women Football E-Congress, mostrando la sua grande apertura per il calcio femminile. Ai microfoni di AS evidenzia come la FPF sia un esempio di diversità con incarichi importanti per Ana Paula Oliveira, che presiede gli arbitri e Cristina Abreu che organizza i campionati. “Il calcio è più bello con più pluralismo. La FPF creò per prima il dipartimento di calcio femminile. Nel 2016 c’erano solo 3 donne nelle commissioni tecniche della FPF, ora sono 45, anche gli sponsor sono aumentati e ora trasmettiamo tutte le partite di questo campionato”.
Mauro Silva evidenzia come sia difficile terminare con il pregiudizio, bisogna fare un lavoro quotidiano con i club perché abbiano le squadre femminili. “In Brasile c’è un grande pregiudizio contro le donne nel calcio, le famiglie non spingono le figlie a giocare. Bisogna recuperare il tempo perduto con l’arrivo di Aline Pellegrino alla CBF [ex FPF ndr] per avere un impatto nazionale e rompere paradigmi.
Mauro Silva è di colore e lui ne parla apertamente sempre ai microfoni di As: “Tre secoli di schiavitù hanno lasciato solchi profondi nella società brasiliana. Ma il razzismo è un problema globale, strutturale della nostra società, un circolo vizioso legato alla disuguaglianza sociale. I negri vivono nelle zone più povere con scuole e lavori peggiori, meno opportunità. Se in una gara di 100 metri hai 30, 40 metri di svantaggio, non riesci ad arrivare primo. Non esistono politiche pubbliche di inserimento sociale e abbiamo una situazione molto vulnerabile. Dobbiamo investire in un mondo più giusto, con opportunità uguali e per tutti. Perciò bisogna parlare di razzismo, machismo, per far sì che il mondo diventi più giusto e inclusivo”.
“Molti ex giocatori vogliono diventare allenatori o giornalisti e presentatori tv. Ma il giocatore potrà mettere in pratica i cambiamenti che desidera solo quando arrivi al potere. Per occupare questi spazi bisogna essere preparati. É la stessa cosa se sarà una donna a guidare una grande federazione. Non importa se si è bianchi, neri, uomini o donne. Nella FPF ci sono incarichi di grande responsabilità come Mislaine Scarelli, vicepresidente della gestione corporativa e Ana Lorena Marche, coordinatrice.“
Mauro Silva è un gran esempio di come si combatte il razzismo, il pregiudizio dall’interno lottando perché le cose cambino. E allora sogniamo con lui un mondo diverso dove tutti possano giocare a pallone uomini, donne, bianchi, neri con le stesse possibilità e gli stessi sogni per inseguire il pallone tutti sotto lo stesso cielo.