“Diceva Konrad Adenauer, uno dei padri fondatori dell’Europa, che Dio ha posto dei limiti all’intelligenza umana, ma non alla stupidità. Quanto sia vera questa frase lo dimostrano gli inqualificabili fatti accaduti nella giornata di domenica allo stadio Mirabello, ove la notte precedente in vista della partita tra Reggiana femminile e Vittorio Veneto dei vandali criminali hanno sigillato le porte di accesso, in maniera che non vi si potesse accedere e cosparso il campo di chiodi”.
Milena Bertolini, presidente della Fondazione dello sport, commenta così l’episodio degli atti vandalici contro lo stadio Mirabello e il debutto del Sassuolo femminile. Scrive la presidente: “Questa malcelata impotenza di poveri frustrati non merita altro commento che quello di invocare l’intervento dell’autorità giudiziaria e per il futuro delle forze dell’ordine e della Digos, perché questi episodi non abbiano più ad accadere e i responsabili siano perseguiti e puniti. Nient’altro si dica per non dare pubblicità a chi, con il rimbalzo talvolta di siti locali, tenta di compensare la propria frustrazione, danneggiando i beni pubblici e insultando gli altri”.
Secondo la presidente è “molto più grave e molto più rilevante, invece, il fatto che questo episodio sia rivolto contro il calcio femminile, cioè contro quell’ambito sportivo a favore del quale la Fondazione nell’ultimo anno ha speso le proprie risorse e la propria immagine per denunciare i pregiudizi, le discriminazioni, le ingiustizie che a vari livelli questa disciplina deve subire, ha subito e, come dimostra questo squallido episodio, subisce”.
Per la Bertolini “le inutili polemiche sviluppatesi negli ultimi mesi contro il calcio femminile a vari livelli e il grande rilievo mediatico che le voci contrarie ad esso hanno trovato talvolta perfino ad alto livello, per non dimenticare una certa congiura mediatica volta a silenziare il progetto di sostegno allo sport femminile promosso dalla Fondazione per lo sport durante i mesi passati hanno evidentemente convinto qualcuno di poter contare non solo sull’impunità, ma anche sulla benevolenza di vari ambienti cittadini e, come spesso avviene in questi casi, hanno reso gli stupidi non solo autenticamente se stessi, ma persino pericolosi”.