Contro la Bosnia-Erzegovina del 22 Settembre Alia Guagni non ci sarà per infortunio, ma sosterrà da casa l’Italia per ottenere un successo che varrebbe oro. Il neo acquisto dell’Atletico Madrid Femenino è intervenuta ai microfoni di Tmw radio.
Come lo vede questo doppio confronto con la Bosnia?
“Sicuramente con Israele sarebbe stata una partita in più, ma avrebbe potuto esserci il problema del doppio impegno. Le ragazze si sono preparate bene, c’è tanta voglia ed entusiasmo e andranno sicuramente forte”.
Si immaginava l’Empoli così frizzante?
“Sono partite forte: hanno ragazze giovani che stanno dando il loro massimo, sono in splendida forma. Spero che possano dare anche loro un contributo: c’è sempre bisogno di un ricambio, di giocatrici pronte. Sono contenta per loro”.
Girelli se la merita la fascia azzurra?
“Ha esperienza ed è una giocatrice importante a livello italiano: saprà guidarle al meglio, sono sicura che farà il suo massimo”.
Le manca un po’ Firenze e la Fiorentina?
“Come ho sempre detto, la mia famiglia è la Fiorentina: ci ho vissuto tutta la mia vita, una parte di cuore è lì e le seguo, e infatti appena sono tornata ho voluto subito salutarle”.
Sembrano partite forti…
“Hanno fatto una squadra importante, le nuove hanno esperienza e sono ragazze con la testa sulle spalle: persone educate, dedite al lavoro e perfette per l’ambiente della Fiorentina”.
Dopo il Franchi e l’Allianz Stadium per le donne, ora San Siro.
“Fa bene a noi e al movimento vedere partite importanti in uno stadio che lo sia altrettanto. A Firenze abbiamo dato il via, poi c’è stata la Juventus e ora anche a Milano ci sarà questa partita incredibile. Peccato per i tifosi: anche se fossero mille, a San Siro si perderebbero…”.
Cosa le piace della cultura spagnola?
“Sono nostri cugini, simili a noi. Il paese è molto bello, con gli orari mi trovo bene e… Prendono tutto con tranquillità”.
Notato differenze rispetto all’Italia?
“Dico anche che il campionato non è stato iniziato: siamo in fase di preparazione e l’attenzione mediatica ancora non c’è. Però hanno iniziato prima e sono più organizzati: ancora sono qualche passo avanti ma l’Italia si sta avvicinando”.
Dal rifiuto al Real Madrid alla sfida stra-cittadina. Davvero sono una vostra avversaria e del Barcellona?
“Non so che squadra abbiano messo su ma so che puntano in alto e vogliono fare le cose in grande nei prossimi anni: sicuramente ci sarà da dare loro un occhio”.
Quest’anno la Serie A sarà meno facilmente della Juve?
“Già lo scorso anno il campionato era più competitivo. Un po’ di differenza la vedo ancora, due-tre squadre hanno qualcosa in più ma il movimento sta crescendo e si sta livellando”.
In Champions preferirebbe pescare la Fiorentina o la Juve?
“La Juventus, o sarebbe davvero una giornata difficilissima…”.
Cosa le manca della sua Firenze?
“Di Firenze mi manca tutto, ma mi godo quello che ho qua adesso e cerco di vivermela benissimo, come sto facendo, tanto so che Firenze rimane lì e che domani un giorno tornerò”.
Avete timore della Danimarca?
“Timore no, ma la consapevolezza di affrontare una squadra forte e difficile. Vogliamo raggiungere l’obiettivo”.
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