L’Arezzo Calcio Femminile sarà ai nastri di partenza del prossimo torneo di Serie C con aspettative importanti. Il team toscano nei mesi scorsi ha visto, nei piani alti dei vertici dirigenziali, l’insediamento di Massimo Anselmi che ha rilevato le quote della squadra femminile subentrando cosi alla presidentessa Chiara Tavanti. La formazione sarà guidata da Luca Bonci, che in precedenza aveva allenato le amaranto in Serie B, due anni fa, e nella seconda parte della passata stagione. Abbiamo raggiunto uno dei pezzi pregiati dell’undici toscano, inserito nel girone C di terza serie, Giulia Orlandi, centrocampista fiorentina classe ’87, che in estate si è legata al sodalizio aretino.
Giulia dalla tua hai una carriera di tutto rispetto. Quando è iniziata la tua passione per il calcio?
“La passione per questo sport in me esiste fin da piccola. Ho sempre giocato a calcio, con gli amici al campetto, a scuola fino a quando a 12-13 anni non ho iniziato in una vera e propria squadra. Un paio di anni dopo circa c’erano invece già le prime battaglie tutte al femminile. In campo incrociavi le varie Sandy Iannella, Priscilla Del Prete, Jessica Migliorini, Alia Guagni, Carolina Pini, Adriana Ricciardi, Serena Patu, Eleonora Benucci, Valentina Giusti, Martina Pitzus, Daria Nannelli, Chiara Romiti, Arianna D’Agostino, ovvero tutta una serie di ragazze che qualche anno dopo insieme o contro ho ritrovato nella massima serie. Ne son passati 20 di anni e ancora siamo qua a correre dietro ad un pallone”.
Sei una fiorentina che ha legato la sua carriera alla città viola. Per te anche la fascia da capitano con il Firenze, che esperienza è stata?
“La fascia da capitano è un’emozione che mi porterò dentro al pari di vittorie e sconfitte. Me la assegnò il mister Sauro Fattori, quando arrivò a Firenze. Quando ricevetti la notizia fu molto bello, mi ricordo di averla vissuta come una grande prova di responsabilità. Mi sentii orgogliosa e dentro divenne alta la consapevolezza che avrei dovuto essere ancora di più esemplare e di aiuto per le mie compagne”.
Quanto è complicato reggere oggi i ritmi della massima serie a tuo avviso?
“Sicuramente è difficile. Lo scorso campionato ho maturato la decisione di smettere definitivamente col calcio a quel tipo di livello, con il lavoro non era più possibile poter fare tutto come desideravo. La Serie A da 3 anni a questa parte ha fatto una crescita incredibile, e una ragazza se vuole raggiungere determinati livelli deve assolutamente dedicarcisi totalmente. Io oramai la mia strada l’avevo presa e le mie soddisfazioni me le sono tolte quindi presi quella decisione con la massima serenità”.
Avevi deciso in pratica di fermarti inveci ti ritrovi in maglia amaranto e per la prima volta con una squadra che non è della tua provincia. Come è nato tutto?
“Si in realtà volevo prendere una pausa con il calcio, invece alla fine questa estate mentre accompagno alcune ragazze a definire il passaggio con l’Arezzo convincono pure me. L’Arezzo mi ha fatto posticipare quella che sarà poi una decisione inevitabile, mi ha colpito il suo progetto, il suo entusiasmo, la voglia di creare qualcosa di solido e duraturo. E io sono molto felice di aver fatto questa scelta, perché spero di poter dare il mio contributo alle mie compagne in primis ma anche alla società, visto che un pochina di esperienza ahimé l’ho maturata“.
Anche la prossima Serie C, un po’ in tutti i gironi, si profila di livello interessante. Come valuti questo campionato?
“Il calcio sta facendo molti passi avanti, questo è necessario se si vogliono raggiungere determinati obiettivi. Tante società di Serie C hanno fatto veramente tanti investimenti, e trovi giocatrici importanti un po’ ovunque. Prevedo campionati interessanti, un pò in tutti i raggruppamenti. Credo sarà una bella avventura per noi. Vedo aspettative in questo campionato, sta nascendo un bel gruppo di ragazze che ha voglia di fare bene, speriamo di divertire e divertici“.
In una carriera cosi importante quali momenti ti piace ricordare?
“Di sicuro la vittoria dello scudetto al Franchi, sotto gli occhi di oltre 8000 persone, vincere il campionato con la maglia della mia città è indubbiamente il ricordo più bello in assoluto. Ovviamente il 2017 rimarrà un anno indimenticabile perché porta con se la vittoria dello scudetto e della Coppa Italia. Altra emozione indescrivibile è stata partecipare sempre in quell’anno come madrina alla finale di calcio storico. Chi è di Firenze sa quanto è importante e sentita l’appartenenza al proprio quartiere. Partecipare come ospite per me non ha avuto prezzo. Grazie Firenze e sempre Forza Bianchi”.