Lo stop al campionato, i mesi di allenamenti virtuali e le chat di gruppo, la promozione in serie C ed ora il tanto sospirato ritorno alla normalità. Con mister Andrea Ruggeri, tecnico della squadra femminile sestese, abbiamo riavvolto il nastro delle ultime settimane con l’obiettivo di gettare un primo sguardo sul campionato 2020 2021, complice la prima amichevole stagionale disputata (e vinta) domenica scorsa sul campo della Speranza Agrate.
Mister, il campo è tornato al centro delle attività…
«Finalmente! La ripresa non è stata semplice: il lungo periodo lontano dal campo non ci ha agevolati, tuttavia abbiamo potuto ricominciare ad allenarci il 17 agosto, concludendo le prime due settimane di lavoro con l’amichevole di ieri. Il mio giudizio è positivo: abbiamo ancora una ventina di giorni per preparare il primo impegno stagionale, ovvero la coppa Italia del prossimo 27 settembre».
La partita di domenica è terminata con un netto successo: quali indicazioni le ha dato?
«Io sono soddisfatto. Abbiamo qualche problema di “ordine” in campo, ma abbiamo giocato con l’impeto di chi non scendeva in campo da un po’, con tanta voglia di fare. La squadra è piuttosto cambiata rispetto allo scorso anno, le nuove atlete devono inserirsi e tutti dobbiamo raggiungere la migliore condizione: considerando il lungo stop abbiamo dovuto svolgere una preparazione “meno intensa” del solito. Tutte le ragazze disponibili hanno giocato: la partita ci lascia una serie di indicazioni sulle quali lavoreremo nelle prossime settimane. Non guardo il risultato: è presto per dare giudizi sui valori emersi e fare paragoni; quando fatto di buono dovrà essere riconfermato nelle gare ufficiali (la partita di coppa Italia prevede proprio un nuovo match contro la Speranza Agrate)».
Quali obiettivi vi siete dati con la società per il prossimo torneo?
«A Sesto non ci sono molte alternative (sorride, ndr): la società è ambiziosa, l’obiettivo è sempre fare il massimo sia dal punto di vista sportivo sia rispetto alla crescita del gruppo, che poi è il fattore che garantisce la continuità nel tempo. Daremo il massimo in entrambe le competizioni, Coppa e Campionato».
Quali impatti ha avuto l’emergenza sanitaria sul movimento femminile?
«Ci sono state conseguenze importanti: moltissime società hanno perso risorse, sia per le mancate attività estive che per le limitazioni delle attività dei settori giovanili. Diverse squadre non si sono iscritte, altre sono state ripescate: mi aspetto un rimescolamento di carte e valori. Ad esempio una società come il Brescia è stata ripescata in B, a “vantaggio” delle società più ambiziose della serie C che vedono così una rivale in meno in ottica promozione. Nel nostro girone alcune squadre piemontesi non si sono iscritte: le compagini rimaste si potranno rafforzare con altre atlete, alzando quindi la competitività del torneo».
Photo Credit: Pro Sesto 1913