Il Valle dell’Esaro Cosenza è una realtà calabrese, che ha preso all’ultimo torneo d’Eccellenza regionale. La formazione guidata da Andrea Bartucci era ai nastri di partenza dello scorso campionato con l’obiettivo di ben figurare. Il club presieduto da Filippo Di Scianni, e alla sua vice Angelina Andreoli, annovera tra le sue fila Filomena Greco, calciatrice duttile con un passato in Serie A ed in Nazionale. Abbiamo raggiunto il libero, originario di Belvedere Marittimo, per rivivere alcune tappe della sua carriera e conoscere meglio la realtà calabrese.
Filomena ti sei avvicinata molto giovane al calcio femminile. Come hai mosso i primi passi in questo sport?
“I miei inizi si rifanno alle partite di quartiere con i maschietti ed ai tornei estivi di calcetto femminile organizzati a Belvedere Marittimo. A quindici anni, poi, arrivò la chiamata della Juve Siderno, che militava in serie B. Ero giovanissima e mi si aprì un mondo quasi surreale, dove la paura di iniziare un percorso molto più grande di me, faceva a pugni con la felicità di esserci e così imparai la prima lezione: la determinazione”.
Sostanzialmente ti sei trovata in una realtà che reputavi più grande di te. Il tuo inserimento è stato rapido però giusto?
“Ho avuto la fortuna di trovare un grande mister, ovvero Domenico Cannatello, che ha creduto in me e che oserei dire mi ha creata calcisticamente. Al fianco avevo delle compagne di squadra già affermate, che sono state da esempio. L’anno dopo fummo promosse in Serie A, arrivò la prima convocazione in Nazionale, a 16 anni, e quella seguente per il Mundialito a Riva Del Garda”.
Poi, dopo altre esperienze, è arrivata la maglia del Valle dell’Esaro. Lo scorso campionato quale era il vostro obiettivo in Eccellenza?
“Si dopo altre esperienze avute in più parte d’Italia è arrivata la chiamata del presidenet Filippo Di Scianni. Lo scorso anno è stata una stagione davvero particolare. L’obiettivo era di lottare per i primi posti e magari di vincerlo. Putroppo, come sappiamo, tutti è arrivato lo stop dei campionati, quindi la nostra rincorsa ai vertici del torneo si è fermata sul più bello”.
Si avvicina la ripartenza del prossimo campionato. Cosa vi aspettate?
“Il prossimo campionato avrà delle variazioni di organico al nostro interno. La società sta lavorando per preparsi al megli, l’obiettivo in questo caso è quello di scendere in campo e vincere, poi strada facendo si vedrà. Siamo sicuramente vogliose di tornare in campo e metterci di nuovo in gioco”.
Cosa ricordi di questa tua lunga carriera?
“Di negativo la rottura del legamento crociato anteriore, subito, nel ’98 che non mi ha fermata ma obbligata a cambiare rotta. L’emozione più bella è quella legata alla nascita del Belvedere Marittimo, squadra creata dal nulla che si guadagnò l’accesso in Serie B, dopo uno spareggio con il quotatissimo Palerno. Eravamo tutte ragazze della zona ed io sono stata orgogliosamente il capitano”.
Cosa puoi dire ad una giovane che vuole avvicinarsi oggi al mondo del calcio?
“Di farlo subito, perchè il calcio è anche integrazione e socializzazione, oltre ad essere uno sport fantastico. Questo appello è esteso senza distinzioni. Colgo l’occasione, a questo punto, per invitare le ragazze di tutte le età, curiose e appassionate, di mettervi in gioco magar contattandoci anche solo per provare, come si dice tentar non nuoce”.