Una delle questioni più rilevanti dovute al Covid 19 è la riapertura degli stadi, più volte promessa ma ancora disattesa. Alessandra Signorile, presidentessa della Pink Bari, ha voluto fare chiarezza riguardo l’ammissione dei tifosi per quanto riguarda la Serie A femminile.
“Il campionato è partito con lo stesso protocollo del maschile, per cui non ci sono novità” afferma la numero uno pugliese ai microfoni di Media TV. “La ripartenza degli uomini può modificare quello che è l’attuale protocollo. Noi continuiamo a fare tamponi ogni 4 giorni e sierologici ogni 14, per cui non parliamo solamente di uno stadio a porte chiuse. Mi auguro che nei prossimi giorni, forse con l’apertura delle scuole, possa esser possibile riaprire le tribune”.
Il patron della società barese esprime delle perplessità sull’argomento. “Ci sono dei controsensi. Per i dilettanti è consentito, a seconda dell’impianto e della gara, far accedere il pubblico. Mentre per la massima serie femminile no. Lo trovo strano, perché le squadre professionistiche maschili e femminili giocano in impianti più grandi. Sarebbe più fattibile aprire i nostri stadi e non quelli dei dilettanti.” Pensiero condiviso da molti ed anche facilmente intuibile. “A volte si tende ad alleggerire le norme in quei settori in cui economicamente non ci sono le condizioni per reggere un sistema diverso”.
La dirigente biancorossa è poi passata al rendimento in campo delle sue atlete. “I tre punti guadagnati nella prima giornata col Napoli ci fanno molto bene” e miglior esordio non poteva esserci. “La formazione partenopea è una nostra diretta concorrente riguardo gli obiettivi stagionali e batterle è stato importante.” La truppa allenata da Cristina Mitola è poi tornata con i piedi per terra impattando sul muro giallorosso. “La Roma è una corazzata, abbiamo comunque fatto una bella figura. Siamo un gruppo giovane e credo che i nostri talenti si siano messe bene in luce. Abbiamo resistito 70 minuti, poi è arrivato un rigore, che c’era assolutamente. Senza non so però se il risultato sarebbe stato lo stesso”.
Il piano di lavoro della società pugliese è uno dei più interessanti del nostro panorama e la Signorile è orgogliosa di ciò: “Il successo della Pink è basato sulla passione e su un gruppo di lavoro abbastanza collaudato”. Un organigramma volenteroso e adatto è fondamentale se si vuole andare avanti. “Abbiamo costruito uno staff giovane che crede nei progetti della società. I nostri collaboratori lavorano da tanto tempo sulle stesse basi, mettendo tanta dedizione e non guardando il lato economico il quale, purtroppo, muove la società odierna.”
La massima esponente del club barese conclude spiegando le difficoltà nel mantenere un progetto del genere. “Non è facile portare avanti la nostra idea, perché l’aumento del numero di società professioniste porta degli squilibri sportivi. Noi continueremo a crederci, lavorando sul territorio e coltivando il talento nostrano. Al momento ci limitiamo ad essere una società che scopre talenti, prima di divenire un club che lotta per i vertici di classifica”.