Novità su una prestigiosa panchina europea nel panorama ad 11 rosa. La Grecia femminile, infatti, nei giorni scorsi ha ufficialmente affidato l’incarico di allenatore della sua Nazionale di calcio a Georgios Kyriazis. Il nuovo tecnico ellenico succede a Antonios Prionas, selezionatore sino alle ultime gare disputate a marzo. Kyriazis guiderà cosi l’undici del suo Paese impegnato nelle qualificazioni ai prossimi Europei di calcio femminile.
Georgios Kyriazis è una vecchia conoscenza del calcio italiano. L’ex difensore, classe 1980, ha maturato, infatti, diverse esperienze con club importanti del nostro movimento maschile. Il suo arrivo in Italia risale al campionato 2002-2003, quando ha vestito per una stagione la maglia del Catania in Serie B. In seguito, per Georgios, le esperienze con Arezzo, per due anni tra B e C, ed il passaggio alla Triestina, dove disputò tre campionati cadetti. Prima di lasciare l’Italia l’ellenico ha fatto tappa anche a Salerno. In granata due stagione in B nei campionati 2008-2009 e 2009-2010, per poi far ritorno nella sua Grecia. Per l’ex calciatore poi, una volta tolti gli scarpini, anche un’esperienza, come tecnico, con l’Under 21 greca.
Per Kryiazis ora l’avventura con le elleniche, impegnate nelle qualificazioni per il prossimo Europeo. La squadra greca è inserita nel gruppo I, dove presenti sono anche Montenegro, Germania, Ucraina e Irlanda. Quattro le gare disputate sotto la gestione Antonios Prionas. I quattro i punti racimolati, in altrettante gare, hanno allontanato l’undici ellenico dai vertici del suo raggruppamento. La sconfitta di misura contro l’Irlanda, per 1-0, e quella sonante contro la quotatissima Germania, per 0-5, hanno frenato la rincorsa alle zone alte del gruppo I. I due passi falsi, poi, sono stati allietati dal 4-0 contro il Montenegro e dal pareggio, per 1-1, contro l’Irlanda. Il nuovo ct farà il suo esordio il prossimo 22 settembre, nella sfida contro l’Ucraina. La squadra del bomber Danai-Eleni Sidira è al momento terza. In testa al girone l’Irlanda con 13 punti, seguita dalla Germania staccata di una lunghezza ma con una partita da recuperare. Fanalini di coda, invece, Ucraina e Montenegro a quota 0.