Dopo il terzo posto del passato torneo di Serie C riparte la stagione agonistica anche per il Sant’Egidio Femminile. Le gialloblù hanno ripreso ieri, infatti, la preparazione in vista della stagione alle porte. Il team guidato dal tecnico Valentina De Risi è reduce da nove vittorie, sei pareggi, e tre sconfitte, che hanno portato l’undici gialloblù ai vertici del raggruppamnento D. La società, cara al presidente Alba Albanese, vede nel capitano Giulia Olivieri uno dei perni della squadra. Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, la stessa calciatrice che vanta trascorsi anche nella massima serie. Per Giulia Olivieri, originaria di Pimonte, la prossima sarà la sesta stagione con la maglia del Sant’Egidio Femminile. In precedenza per Giulia due stagioni in A, tra Roma e Bari, e cinque tra A2 e Serie B. Per la punta da ricordare, poi, le 87 retirealizzate in una sola stagione, in C in 23 gare disputate, con la maglia del Lady Savoia.
Sant’Egidio Femminile, l’intervista a Giulia Olivieri
Giulia hai dalla tua una carriera di tutto rispetto. Come è nato l’amore verso il calcio?
“Il pallone da calcio è sempre stato il mio migliore amico, sin da piccola ci trascorrevo tantissimo tempo insieme. Ci giocavo ovunque e coinvolgevo i mie amici o fratelli. Non ho avuto la fortuna di entrare subito in una squadra di calcio anzi, giocavo a pallavolo finchè una ragazzina mi invito ad andare ad un provino in una squadra. Da quel momento è nata una vera e propria passione. Ho dedicato tantissimo a questo sport facendo tantissime rinunce”.
Nei tuoi trascorsi anche la Serie A, con la maglia della Roma. Che ricordi hai di quelle partite?
“I trascorsi con la Roma sono legati a tantissimi ricordi. Sono stati momenti stupendi che mi hanno insegnato tanto e lasciato emozioni indelebili. Dalla vittoria del campionato, che ci ha portate nella massima serie, al mio primo goal in Serie A che arrivò contro il Milan“.
Altra tappa nella massima serie con la maglia del Pink Bari. Anche li per te una rete storica giusto?
“Si in effetti siglai, nella stagione 2014/2015, la prima rete della storia del Bari in Serie A, nella gara contro la Fiorentina. Ricordo di essere andata sotto la tribuna per godermi il boato del folto pubblico presente allo stadio“.
Per Giulia Olivieri poi l’approdo al Sant’Egidio dove state ottenendo risultati di tutto rispetto. Siete ormai ai vertici della Serie C, soddisfatte?
“In pochi capiranno cio che sto per dire. Noi non siamo un club a cui interessa vincere a tutti i costi. Siamo una società che cerca di educare le proprie ragazze ad essere prima persone migliori ed umili, poi atlete vincenti. Questo ci ha portate ad ottenere negli anni diversi risultati positivi. Alle mie giovani calciatrici insegno prima ad accettare le sconfitte e poi a vincere“.
State lavorando per il prossimo anno con un gruppo giovane. Avete tanta voglia di continuare a portare avanti questo progetto?
“C’è tanta voglia di ritornare in campo per vivere emozioni sempre nuove, in questa stagione mi aspetto un anno di follia. Si perchè io e il mister De Risi siamo due folli nel continuare a portare avanti questo progetto solo con le nostre forze, e ad ottobre festeggeremo anche 10 anni di attivita’. Ci sono diverse riconferme, ma la rosa verrà rivoluzionata da innesti giovani perchè al centro del nostro progetto mettiamo la crescita delle calciatrici. Daremo loro l’opportunita di crescere fare esperienza oltre che visibilita’ in un campionato nazionale. Certo è una scelta coraggiosa e molto rischiosa, non mancheranno le difficoltà ma ci fidiamo del gruppo che abbiamo creato. Ora c’è solo tanto da lavorare“.
Nella tua carriera, oltre al manto erboso, hai fatto bene anche sulla sabbia e nel beach soccer. Come ti sei trovata con il Pavia?
“Il Beach era un ambito sconosciuto per me. Peccato essermi avvicinata tardi. è un mondo fantastico, uno sport affascinante che meriterebbe molta piu visibilità. Io ho avuto la fortuna di entrare in una società eccezionale formata da persone che si trovano raramente. Ho avuto l’onore di giocare con atlete fortissime da cui ho cercato di rubare il mestiere. Il mister è un grande, in pochissimo tempo mi ha trasmesso tanto e ha cercato di farmi capire come muovermi in campo per essere utile alla squadra e cosi, credo, di essermela cavata anche nel beach”.
Credit Photo: Sant’Egidio Femminile